23 Novembre 2018

Ganz: “Vi racconto di quell’annata al Venezia con Spalletti e Marotta: con loro due l’Inter tornerà a vincere”

L'attuale allenatore del Taverne ha giocato nella stagione 1999/2000 con il Venezia di Luciano Spalletti e Beppe Marotta

Maurizio Ganz, ex attaccante nerazzurro e attuale allenatore del Taverne nella seconda Lega Interregionale della Svizzera, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha rivelato alcuni retroscena della stagione 1999/2000 quando sulla panchina del Venezia sedeva un giovane Luciano Spalletti, alla terza stagione in Serie A, mentre seduto alla scrivania neroverde c’era Beppe Marotta alla prima avventura da direttore generale nel massimo campionato italiano.

I ricordi di quell’annata: “Beppe lo avevo già avuto come direttore a Monza e all’Atalanta e mi voleva fortemente. Mentre fu la prima volta in cui mitrovai a lavorare con Spalletti. Scelsi il Venezia anche per l’amicizia che mi legava a Pippo Maniero: peccato essere arrivato nel mercato di riparazione, avessi iniziato la stagione lì probabilmente ci saremmo salvati”.

Su Spalletti: “Si capiva che aveva un futuro da grande allenatore. Sul piano tecnico-­tattico era preparatissimo e aveva una grande voglia di fare bene sin da subito, con delle idee già all’avanguardia. Ricordo che i suoi allenamenti erano molto innovativi per quel tempo e il suo calcio propositivo, improntato verso la ricerca del bel gioco e comunque votato all’attacco”.

Qualcosa non funzionò:Luciano probabilmente pagò un minimo di timore verso i giocatori. Nel senso che non aveva ancora questa grande autorità, questo carisma da grande leader. Era all’alba della carriera a grandi livelli e cercava molto il dialogo con i calciatori. A volte ci ascoltava persino troppo per certi versi. E probabilmente ha pagato proprio questa cosa, ma credo sia un passaggio obbligatorio per ogni allenatore agli inizi. Oggi è tra i migliori tecnici in circolazione e negli anni ha portato in alto il made in Italy anche all’estero. E la cosa non mi ha affatto stupito”.

Il rapporto con Spalletti:Io sono arrivato al Venezia in prestito dal Milan, perché ormai non avevo più rapporto con Zaccheroni e chiesi a Galliani di lasciarmi andare a giocare. E Spalletti apprezzò molto la mia disponibilità nell’accettare quella sfida. Io di allenatori ne ho avuti tantissimi in carriera, ma pochi della qualità umana di Luciano. Lui è uno vero, diretto. Ancora oggi quando ci incrociamo ci abbracciamo per la stima e l’affetto reciproco”.

La coppia con Marotta sta per riunirsi:E l’Inter farà un grandissimo salto in avanti: con loro due si vince. Mi creda, Marotta è un lord, una persona eccezionale dal punto di vista umano e un professionista esemplare. Ha fatto tutta la gavetta, partendo dal basso, sempre con umiltà. E ogni anno saliva di un grandino, fino ad arrivare alla Juve dove ha raggiunto il punto massimo, vincendo tanto. Vedrete, porterà tanti grandi giocatori”.

Il futuro dell’Inter:In questo momento Juve e Napoli sono ancora avanti e poi sono più regolari, sbagliano poco. Però in Champions invece può essere una sorpresa: dipenderà anche dalla fortuna”.

Un suggerimento per Lautaro: “Farsi trovare sempre pronto e di rispondere con i gol. Ha davanti Icardi, il più forte di tutti, ma lui deve lasciare il segno anche giocando pochi minuti”.

LEGGI ANCHE – Occasione Modric: Florentino non rinnoverà il contratto del croato. L’Inter resta vigile

Tutte le news sull’Inter in tempo reale:iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com

THIAGO MOTTA: “CHAMPIONS? L’INTER PUO’ SOGNARE!”