26 Aprile 2020

L’agente Atangana: “L’Inter provò a strappare Kessié all’Atalanta, ma avevo dato la parola al Milan. Belfodil? Era ancora immaturo”

Il noto procuratore camerunese svela un retroscena sui nerazzurri

Kessie

Se lo scorso gennaio più di una voce di mercato aveva suggerito l’interesse dell’Inter nei confronti di Franck Kessié, ipotizzando addirittura un clamoroso scambio alla pari con Vecino al Milan, ecco che un fondo di verità lo si può scorgere dalle parole dell’agente George Atangana. Il noto procuratore del centrocampista ivoriano, infatti, nell’intervista per calciomercato.com ha svelato un retroscena di qualche anno fa legato proprio ai nerazzurri. Poco prima che Kessié andasse al Milan, infatti, Ausilio aveva chiamato l’agente palesando il pressing dell’Inter. Ma, la parola già data ai rossoneri, ha impedito all’affare di decollare. Atangana, che cura gli interessi sportivi anche dell’ex nerazzurro Belfodil, ha spiegato cosa non è andato nell’esperienza del franco-algerino a Milano.

Ricorda la trattativa?
“Con l’Inter ci accordammo immediatamente, ma i club faticavano a trovare una formula. Chiusero inserendo Cassano e la mia vita professionale ebbe una svolta decisiva in quel preciso momento”.

Anche se poi inaspettatamente qualcosa è andato storto.
“Il talento nel calcio non è tutto e Belfodil lo ha dimostrato. Ancora adesso capita di parlarne con lui. Era immaturo, non riusciva a capire quale fortuna gli fosse capitata e alcuni suoi atteggiamenti, insieme a qualche panchina, gli fecero maturare l’idea di andarsene. Prima di accettare il Livorno rifiutò 12 offerte, rischiò di farmi impazzire. Poi dopo gli consegnai il mandato di procura e lo lasciai andare. Non fu un periodo semplice. Oggi è divenuto un uomo, è maturato e ha una bellissima famiglia. Ishak si è ritrovato, era solo questione di tempo. sta facendo ottime cose con la maglia dell’Hoffenheim e gli auguro di continuare così”.

Scelta giusta.
“Scelta saggia. A Bergamo Franck fa vedere tutte le sue qualità. Ricordo una partita in particolare, Atalanta-Inter, vinta dai bergamaschi. Al termine del match mi telefonò Ausilio, che mi dava per disperso dai tempo di Belfodil, e mi disse: ‘Ma allora tu non muori mai’. ‘Sono africano, ho la pellaccia dura’, gli risposi”.

Arrivò il Milan.
“Roma e Atalanta si erano portate molto avanti ma noi avevamo raggiunto un accordo verbale con i rossoneri. In realtà la cosa clamorosa avvenne poi con l’Inter”.

Cioè?
“Avevo la stretta di mano con il Milan quando mi chiama la società nerazzurra  per dirmi che avremmo dovuto assolutamente vederci per parlare di Franck. Un appuntamento in un luogo inusuale. L’Inter provò seriamente a inserirsi all’ultima curva per Kessié ma ormai avevo dato la mia parola al Milan, che vale più di una firma”.

Quale sarà il futuro di Kessié
“Ricordo che abbiamo sposato il Milan era una scommessa, lo abbiamo fatto perché questo è un club che ha sempre significato molto per noi. Adesso c’è un progetto in via di sviluppo e per questo motivo il presente mi induce a pensare che anche il futuro possa essere a tinte rossonere. Siamo in uno dei club più importanti al mondo, che sicuramente non vive il momento di maggiore splendore, ma che intende rilanciarsi”.

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