7 Maggio 2022

Inter, le 5+1 rimonte pazze e leggendarie della storia del club

Quanti finali al cardiopalma!

Inter-Sampdoria (@Getty Images)

Inter-Sampdoria

DINAMO KIEV-INTER 1-2

Mourinho

Mourinho (@Getty Images)

L’Inter nel girone di Champions nel 2009 sta faticando più del previsto. Ogni partita si rivela inaspettatamente equilibrata e i passi falsi del Barcellona tengono in gioco tutti. I nerazzurri, nel gelo di Kiev sono costretti a vincere per ribaltare una situazione altrimenti disastrosa. La paura serpeggia tra i tifosi, anche per i numerosi giocatori acciaccati e per una vecchia conoscenza tra le fila avversarie: Shevchenko. L’ex bestia nera dei nerazzurri non si smentisce e al 21 esimo del primo tempo, complice una deviazione, beffa da lontano Julio Cesar. Gli spettri dei soliti fallimenti europei tornano a farsi vivi e l’Inter rimbalza sulla sfortuna e sul muro dei padroni di casa. Finché i nerazzurri, a trazione completamente anteriore, non trovano ormai un insperato pareggio al minuto 86 con Milito su assist di Sneijder. Sull’onda dell’entusiasmo la squadra si getta in avanti e all’89 esimo trova addirittura il 2 a 1: tiro senza pretese di Muntari parato ma respinto male, Milito non riesce nel tap-in ma ci pensa Sneijder a buttare in rete la palla del definitivo 2 a 1.

Memorabile, oltre al risultato, cruciale per il passaggio del turno e quindi per il Triplete di fine anno, l’esultanza di Mourinho che corre ad abbracciare Julio Cesar.