8 Aprile 2021

L’INTERTINENTE – Conte è più interista di tanti interisti. Adesso avete stancato

I #ConteOut non si sono arresi ma la resa dei conti è vicina

Antonio Conte, Getty Images

inter juventus conferenza conte

20.35 circa, Irrati pone fine a tutte le mie sofferenze con uno dei triplici fischi più dolci mai sentiti prima in 26 anni. L’Inter batte il Sassuolo 2-1, vola a +11 dal secondo posto quando a disposizione restano, da qui al 23 maggio, solo altri 27 punti.

Antonio Conte (@Getty Images)

Lo scudetto è lì, lo sfioro con un dito, lo sento, è più vicino che mai. Eppure, anche a distanza di ore, non riesco ad essere felice al 100%. Colpa di alcuni “interisti” (definiamoli così), che dopo aver visto per 10 anni vincere la rivale numero uno in Italia e aver preso batoste da chiunque (Novara, Hapoel Beer Sheva, Trabzonspor solo per citarne qualcuna), continuano a portare avanti la loro stupida, sciocca e deplorevole guerra contro Conte.

E questo giuro non riesco proprio a digerirla, è più forte di me. Sul gruppo Whatsapp che condivido con i miei amici ho letto di tutto e di più dopo la vittoria sul Sassuolo. “Bello il gioco di Conte”, “Conte prende 12 milioni di euro per chiudersi in difesa e giocare in contropiede”, “Dove dobbiamo andare con Conte”. Messaggi, salvati in galleria, scritti non da juventini o milanisti, ma da “interisti”. Tanto che ho avuto una forte crisi d’identità e per qualche minuto ho pensato di aver perso 0-4 contro il Sassuolo e di essere sesto in campionato.

La chicca delle chicche però l’ho letta su Twitter: “De Zerbi ha umiliato Conte”. Ringrazio questo meraviglioso profilo per avermi fatto capire come possano essere sprecati 26 caratteri e tempo prezioso su un social network, ma soprattutto come Conte abbia portato alla pazzia più totale una grande fetta di tifo interista.

Non sono neppure bastate DIECI, sì DIECI, vittorie di fila e averle vinte tutte nel girone di ritorno fin qui per sterminare i #ConteOut e cercare di portare un po’ di ragione nelle loro offuscate menti. Da chiedere il famoso piano B e da lamentarsi dei troppi gol subiti, ora pretendono il calcio champagne in ogni partita, a discapito dell’equilibrio tattico in campo.

La cosa più divertente e allo stesso tempo più scomoda che si possa dire in questo momento, e che forse andava detta anche molto tempo prima, è che in realtà Conte è più interista di molti altri interisti, nonostante il suo passato alla Juventus. Se qualcuno si è sentito offeso o colpito da queste parole, allora si trova nel posto giusto.

Un allenatore capace di vincere tre scudetti con una Juventus tutt’altro che consolidata e forte, capace di vincere una Premier League con un Chelsea preso con le ossa rotta e reduce da un settimo posto, capace di trascinare quasi in semifinale una delle Nazionali italiane più scarse della storia, messo in discussione da alcuni tifosi che per 10 anni non hanno vinto assolutamente nulla, tranne una Marbella Cup, e che pretendono di dare lezioni di interismo quando sono tutto tranne che tifosi dell’Inter.

La mia Inter e quella di molti altri miei colleghi di tifo (per fortuna ce ne sono tanti) è ad un passo da un trionfo incredibile, che manca da un’era geologica.

Voi continuate a perdere tempo a parlare del possesso palla del Sassuolo, del catenaccio di Conte, bla bla bla. Ma non salite su quel carro a fine anno. Il posto lì non sopra non ve lo manteniamo. Non lo meritate, noi sì.

Noi che abbiamo accettato e accolto Conte dal primo giorno, che abbiamo tifato per il suo arrivo, accecati dal suo palmares e dalla sua storia, fregandocene del suo dna juventino, che siamo saltati in questi due anni sempre dal divano per la carica trasmessa dalle sue esultanze, che siamo sempre rimasti al suo fianco nonostante il quarto posto nel girone di Champions League.

Questa vittoria, Antonio, sarà nostra. Degli interisti “veri”. E solo tu potevi farci tornare grandi. Il conto alla rovescia è partita, ma tu sei già entrato nella storia della nostra Inter.

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