Inzaghi, così si batte il Barcellona: “Blocco basso e ripartenza”
Come mettere i blaugrana in difficoltà

A poche ore dal super match di questa sera tra Barcellona-Inter, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport è stato intervistato l’ultimo allenatore a non aver preso gol ed aver battuto per 0-1 i blaugrana a Montjuic. Si tratta di Borja Jimenez, tecnico del Leganes e autore di una vittoria tanto sorprendente quanto incredibile lo scorso dicembre.
Questa la ricetta dello spagnolo: “Come si batte? Facendo tantissime cose molto bene, aiutandosi tanto, tenendo presente che quest’anno il Barça è cambiato diventando una squadra molto più verticale. Devi avere la capacità di difendere tanto spazio perché loro ti obbligano a farlo con costanti movimenti di rottura che rendono il campo molto grande, però anche tu hai tantissimo spazio per correre alle spalle della loro difesa. Noi in casa abbiamo avuto 6-7 chance da gol chiare, non abbiamo segnato perché dipende pure dal talento e l’Inter ha giocatori che negli spazi in transizione possono fare malissimo al Barça”.
DIFESA ALTISSIMA – “Hanno una linea coordinata che non ti permette di penetrare con i giocatori d’attacco perché sono quasi sempre disabilitati dal fuorigioco. Nel Clásico di Liga (0-4 al Bernabeu) è stato scandaloso: 12 offside, 8 di Mbappé, 2 gol annullati. Devi lavorare sugli inserimenti dalla seconda linea, con giocatori che hanno almeno 5 metri per arrivare alla linea del Barça e quindi possono evitare di trovarsi in offside”.
RIAGGRESSIONE RAPIDA – “Sì, a me questa aggressività in avanti ricorda il gioco di Sacchi. Su qualsiasi passaggio orizzontale o all’indietro saltano con grande rapidità. Io ai miei dicevo di fare al massimo un passaggio corto e di cercare subito la profondità perché per ogni tocco in più loro avanzano e ti asfissiano con più forza e più uomini. L’Inter in difesa ha palleggiatori migliori dei miei, e ha gente capace di andare bene in profondità come Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu: deve cercare di sfruttare la loro capacità di correre negli spazi, anche perché Iñigo non è super rapido e i due terzini sono spesso altissimi. Devi farli correre all’indietro, perché in avanti mordono”.
COME METTERLI IN DIFFICOLTA’ – “Al Barça piace giocare per vie interiori e poi allargarsi per cercare l’associazione rapida, hanno un talento tecnico straordinario. Noi abbiamo fatto di tutto per tenerli sugli esterni chiudendo tutte le linee di passaggio interne e spingendoli a crossare, perché così perdono tantissimo potenziale. E la cosa ha ancor più senso contro una difesa forte fisicamente come quella dell’Inter, e in più non ci sarà Lewandowski”.
COME DIFENDERE – “Consiglio un blocco basso: il Barça ha difficoltà a tirare e tu trovi più spazi per far male in contropiede visto che incorporano tanti giocatori alla pressione: se tu fai volume e gli togli spazio vicino alla tua porta lo devono generare loro, e la cosa li obbliga a fare più cose con la palla col rischio di esporsi in perdita di possesso. Nel 1°tempo a Montjuic il Dortmund ha difeso alto ed è ciò che vuole il Barça: cerca spazi, li sfrutta al meglio”.
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