13 Dicembre 2025

Chivu: “Ci davano dei falliti! Troppe etichette su questa Inter”

Le parole di mister Chivu alla vigilia di Genoa-Inter

Alla vigilia della partita contro il Genoa al Marassi valida per la 15° giornata di Serie A, Cristian Chivu ha parlato nel consueto appuntamento in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Ecco le parole dell’allenatore:

CONTRO IL GENOA – “Deve essere una gara perfetta anche dal nostro punto di vista. Dell’atteggiamento, della voglia, l’approccio alla gara. Affrontiamo un avversario che sta bene da quando ha questo nuovo allenatore, ha ritrovato entusiasmo e punti. Sappiamo che andare a Genoa non è mai stato semplice per l’Inter. Quindi una gara sotto tutti i punti di vista in cui bisogna dare tutto quello che si ha. Dobbiamo affrontare questa sfida con la stessa serenità con cui abbiamo affrontato tutto il cammino in questa stagione. Siamo consapevoli del nostro lavoro, di quello che stiamo facendo. Poi la realtà del campo è diversa da quella raccontata. In campo dobbiamo sempre mettere meglio di quello che si ha in quel giorno. Bisogna aggiungere delle volte qualcosina in più dal punto dell’attenzione, della qualità, dell’organizzazione, della passione, del divertimento”.

ALTI E BASSI – “Nonostante tutto quello che si diceva stiamo facendo una grande stagione con alti e bassi. Cerchiamo di togliere quei bassi e quei momenti in cui non riusciamo a portare a casa qualcosa. Ma siamo fiduciosi perché i risultati si vedono in campo per le prestazioni e non solo per i risultati”.

DE ROSSI “Io e De Rossi bravi a comunicare? A livello di comunicazione dovete dircelo voi cosa portiamo. Abbiamo l’umiltà di capire che dobbiamo imparare da quelli più bravi di noi, perché loro hanno più esperienza, più partite. Dal punto di vista tattico abbiamo sempre cercato di rubare da ognuno di loro. Daniele è un ragazzo che stimo e apprezzo molto, ho vissuto con lui quattro anni meravigliosi a Roma. Si è subito integrato in quella città e squadra. Un capitano lo era anche prima, anche quando non portava la fascia. Lui s è subito messo a disposizione del gruppo. Quello che ho sempre apprezzato è l’intelligenza emotiva e calcistica. Di lui posso parlare bene perché mi fa piacere. è uno vero, leale, onesto. Lo apprezzo e lo stimo molto“.

MOMENTO – “Noi dobbiamo continuare a fare le stesse cose con fiducia e determinazione, migliorare i piccoli errori fatti ma non dobbiamo mai perdere la consapevolezza che stiamo facendo una grande stagione. 21 partite fatte sotto la mia gestione e non includo il Mondiale per Club dove abbiamo sbagliato due tempi ma mai partite. Questo gruppo sa fare e sa stare e ha voglia di essere dominante e di continuare un percorso che ci permetterà di avvicinarci a quelli che sono i nostri obiettivi. La realtà del campo è ben diversa da quello che qualcuno dice in determinate sedi”.

PERCORSO – “Io chiedo tante cose ai miei, poi è la loro percezione e voglia che è più importante di quello che penso io o che si dice in giro. Hanno voglia. Siccome siamo partiti sempre sotto la lente perché qualcuno diceva che eravamo falliti e finiti. Noi siamo ancora lì, con la voglia e determinazione. Con il gruppo che ha sempre messo la faccia, dal punto di vista dell’orgoglio e della personalità. Sono cose importanti perché non era scontato. Sappiamo anche noi che abbiamo margini di miglioramento, ma noi dall’inizio non abbiamo mai voluto perdere l’identità della squadra, del gruppo, la fame e la voglia di essere dominanti in serie A e in Europa. Siamo sulla strada giusta e quello che mi fa piacere è che possiamo ancora migliorare”.

CRITICHE – “Mancate rimonte? Non mi vengono in mente determinate cose, ma poi ci sono gli episodi. Abbiamo sbagliato due tempi: il primo tempo con l’Udinese e il secondo tempo a Napoli. Ma la squadra è sempre stata lì, ha cercato di essere dominante e propositiva. Mettere in campo i nostri principi e valori senza speculare qualcosa. A volte speculare vuol dire portare a casa qualcosa, io mi prendo quello che siamo noi e la nostra identità. Cercheremo di imparare dai nostri errori senza perderla”.

LIVERPOOL – “Io dico che dal punto di vista dell’impegno e dell’intensità contro il Liverpool abbiamo aggiunto qualcosina in più rispetto al Como. è ovvio che l’avversario è diverso, c’è più esperienza e che a livello individuale ha qualcosina in più rispetto al Como. Ma io sono felice perché non abbiamo abbassato il livello. Poi è ovvio che la Champions è diversa e che il livello, con tutto il rispetto per il Como, è diverso. Non hanno speso più di 100 milioni per singoli giocatori. Ma noi per quello che abbiamo messo in campo non siamo stati inferiori al Liverpool. Mi prendo tutto quello che di buono abbiamo fatto e dobbiamo continuare così”.

ETICHETTE – “Non ho sassolini da togliermi dalle scarpe ma bisogna parlare della realtà dei fatti. Se vogliamo parlare di quello da cui siamo partiti e della percezione possiamo parlarne. Poi le aspettative sull’Inter sono sempre diverse dalla realtà, le pressioni sono alte ed è giusto che sia così. Però io guardo anche quello che portiamo in campo, non valuto solo una vittoria o una sconfitta per il nostro processo di crescita. A me non piacciono le etichette, e sull’Inter se ne mettono un po’ troppe”.

INFORTUNI – “Abbiamo i problemi noti: Acerbi e Calhanoglu. Calhanoglu non ha ripreso ad allenarsi quindi loro sono indisponibili, più Darmian e Dumfries. E poi Palacios e Di Gennaro che è da un bel po’ che non ci sono”.