23 Aprile 2020

GdS – La Lega Calcio ed il suo decalogo: i dieci punti da chiarire prima di tornare a giocare

Dalla sicurezza ai contratti in scadenza, passando per calciomercato e tagli agli stipendi

Nonostante il vertice con il ministro dello Sport non si sia trascinato con sé sensazioni positive, la posizione della Lega Calcio è stata chiara fin da subito. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, ci sono dieci punti da chiarire prima di parlare di ripartenza: ecco quali sono.

Aspetto sanitario

In primis, come sottolineato più volte dagli addetti in campo, bisogna salvaguardare la sicurezza di chi è coinvolto. Per questo motivo, la Lega Calcio chiede di essere coinvolta nel dibattito governativo sui protocolli: anche i club devono valutare come operare, per il bene di tutti. Inoltre, un’altra questione che tiene banco è quella degli spostamenti in sicurezza; i club chiedono chiarezza su “dove verranno svolte le partite della stagione 2019/20 e come verranno garantite le misure di sicurezza delle squadre negli spostamenti nel territorio italiano”.

Un’altro dubbio riguarda un’eventuale positività riscontrata ad allenamenti ripresi: cosa succederà in questo caso? Con un solo contagiato scatterà comunque la quarantena? E poi, ancora: se il lockdown a livello regionale o nazionale dovesse proseguire, cosa succederà?

Contratti, stipendi e calciomercato

La certezza, al momento, sembra una sola: la Serie A sforerà oltre il 30 giugno, in caso di ripresa delle attività. Per questo motivo, la Lega Calcio chiede delucidazioni sulle situazioni dei calciatori in scadenza o in prestito ad un club di Serie A: potranno rimanere per concludere il campionato? Un’altra ipotesi che va verso una certezza definitiva è quella che riguarda il ritardo nei pagamenti degli stipendi: a tal proposito, dunque, vengono chieste garanzie alle società, affinché gli atleti non passino per la messa in mora o lo svincolo.

Agli stipendi dei calciatori è legata anche la questione tagli; alcune società hanno agito in autonomia, ma dall’alto viene richiesta univocità: serve una modulistica che consenta di formalizzare gli accordi tra i giocatori ed i rispettivi club. Ultimo ma non per importanza, il calciomercato: “Vanno inoltre stabiliti durata e periodo delle finestre di mercato 20/21, anche con riferimento ai contratti preliminari sottoscritti prima del 30 giugno”.

Conseguenze economiche e giuridiche

Infine, tengono banco le conseguenze economiche e giuridiche: se le prime passano da una richiesta sul rinvio delle verifiche Covisoc (sistema di indicatori economici), le seconde riguardano principalmente un nuovo stop delle attività dopo la ripresa. La Lega Calcio, quindi, chiede che i club ed i giocatori siano tutelati in caso di una nuova interruzione.

Tante richieste, poche soluzioni: il calcio è ancora lontano dalla ripresa.

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