17 Gennaio 2023

Milan-Inter, Supercoppa Italiana: la conferenza di Inzaghi e Mkhitaryan

Le parole del tecnico e del centrocampista nerazzurro

Manca ormai sempre meno all’attesissima finale di Supercoppa Italiana tra Milan e Inter che andrà in scena domani sera a Riad. Proprio in vista della partita, questa mattina Simone Inzaghi ed Henrikh Mkhitaryan hanno risposto alle domande dei numerosi giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa della vigilia. Ecco le loro parole, raccolte per voi da Passione Inter:

SIMONE INZAGHI

DERBY DEL RISCATTO – “Lo considero un trofeo, non un riscatto. Non tutte le squadre riescono ad arrivarci. Sappiamo cosa rappresenta, l’anno scorso lo abbiamo vinto. Il Derby è una partita importante, questa volta ancora di più visto che sarà una finale, cosa rarissima”.

MOTIVAZIONI – “Sicuramente abbiamo più voglia che mai. In campionato abbiamo perso l’anno scorso, in Coppa Italia vinto nettamente. Quello di quest’anno abbiamo perso non meritando. Ma le motivazioni non mancheranno”.

SEGRETO PER GIOCARE COME COL NAPOLI – “Dipende sempre anche dall’avversario che incontri. Per questo inizio di 2023, sono più che soddisfatto. Sono state 4 partite diverse con avversari diverse, ne abbiamo vinte 3 e pareggiata una, ma tolta Monza sarebbe stato un percorso netto”.

ULTIME USCITE – “Il calcio non è una scienza esatta. La squadra ha fatto buone cose, al netto di infortuni nostri e non nostri (Sacchi NDR). Domani è una finale, non bisogna guardare calendari o stanchezza, bisogna guardare la partita di domani che vale tanto”.

RIPERCUSSIONI – “La partita di domani sicuramente condizionerà, se ne parlerà tanto nei giorni successivi. L’anno scorso se ne parlo per diversi giorni, ma il calcio va sempre avanti. Noi dobbiamo essere bravi a pensare partita dopo partita. Il nostro unico pensiero ora è la gara con il Milan. In queste partite l’unico modo per non avere rimpianti è correre sempre per il compagno che si ha accanto”.

DIFESA – “Quando si prende goal si sbaglia dando la colpa solo ai difensori. La fase difensiva si deve fare di squadra, specie in partite così importanti. Domani dovremo essere perfetti perché affrontiamo grandi attaccanti”.

LUKAKU – “Lukaku ieri si è allenato parzialmente in gruppo. La speranza è che possa lavorare senza avvertire dolore, cosa non successa nella settimana dopo Parma. Oggi vedremo come andrà, se non dovesse recuperare per domani abbiamo speranze per la gara successiva con l’Empoli. Per noi è qualcosa in più che non abbiamo potuto avere”.

FINALE – “Ho avuto la fortuna sia da calciatore che da allenatore di giocare tante finali. Sono partite a sé. Dovremo essere aggressivi e determinati e cercare di sbagliare il meno possibile. La squadra dovrà essere brava a gestire i momenti, cambieranno tante fasi. In alcune faremo meglio noi, in altre meglio loro. L’augurio è che la squadra resti sempre in partita”.

DARMIAN – “Darmian è una grande risorsa e sta facendo bene. Nel ruolo però abbiamo anche Dumfries, che sta cercando di tornare in condizione dopo un problemino fisico. Ho qualche dubbio di formazione che scioglierò domani mattina”.

SACCHI – “La sua crociata contro il gioco dell’Inter? Ognuno può esprimere il suo giudizio. Sono poi i diretti interessati a capire chi, come, quando e se ascoltare”.

 

 

HENRIKH MKHITARYAN

MOMENTO DELLA SQUADRA – “Sappiamo che non sarà facile e dovremo giocare una partita perfetta, come fatto col Napoli ed il Barcellona. Faremo del meglio per arrivare al massimo alla sfida”.

CONDIZIONE – “Il mister non mi sta facendo giocare tanto per farmi un favore, ma perché evidentemente posso dare molto alla squadra. Ho 33 anni e gioco sempre al massimo perché so che non ho ancora molti anni di carriera davanti”.

SCELTA DELL’INTER – “Spero che questo sia il primo trofeo ma non l’ultimo che mi gioco. Non ho rimpianti, sono felice di essere venuto all’Inter. Quando sono andato alla Roma avevo detto che avrei voluto vincere qualcosa prima di andarmene e l’ho fatto”.

APPROCCIO – “Ho giocato tante finali, ma questa è la prima volta contro il Milan in Supercoppa, sarà diverso rispetto alle altre finali”.

COSA HA CAMBIATO IL DERBY – “Ho vinto 4 Supercoppe in carriera e spero di vincere la quinta con l’Inter. Il Derby perso è arrivato a inizio stagione ed evidentemente non eravamo pronti. Ma nel frattempo siamo cresciuti, come dimostrato contro Barcellona e Napoli. E sono sicuro che anche domani daremo il massimo”.

FAVORITA – “Non siamo favoriti, non conta il momento del Milan. Dobbiamo guardare a noi stessi e non pensare agli altri. Se giochiamo come sappiamo nessuno può fermarci”.