11 Febbraio 2021

ESCLUSIVA – Molfetta: “Conte abbia il coraggio di cambiare, io credo allo scudetto. Ibra? Non mi dispiacerebbe lottare con lui”

L'ex taekwondoka italiano è un grande tifoso dell'Inter

Carlo Molfetta (@Getty Images)

SOGNO SCUDETTO

CALENDARIO – “Lazio e Milan? L’Inter ci arriverà con un bel peso, davanti resta solo il campionato quindi hai un bagaglio di aspettative pesanti. Sono convinto che abbiamo una rosa che possa far bene, abbiamo la giusta maturità e i giusti giocatori per poter far bene in campionato, ma ci devono credere loro. Io ci credo, sono convinto che abbiamo davanti uno degli attaccanti più forti d’Europa come Lukaku, a centrocampo Barella che è il più forte d’Italia in Serie A. Brozovic ed Eriksen si possono giocare il posto sulla mediana, in difesa quei tre son tornati ai loro livelli. Handanovic ha una certa età ma contro la Juve ha fatto una grande prestazione, quindi bisogna andare sul campo e dimostrare a tutti che siamo l’Inter e vogliamo vincere il campionato”.

FALLIMENTO SENZA SCUDETTO – “Senza scudetto è un fallimento, perché non sei andato avanti in Champions. Invece i gironi non li hai passato e non sei andato neanche in Europa League. In coppa non te la sei giocata perché non hai provato a vincere e dico che la vittoria nel derby conta poco. Se non vinci il campionato è un gran fallimento, considerando che a Conte gli diamo tutto quello che gli diamo”.

EPISODI DISCUSSI – “Io credo che il calcio in generale non sia mai stato educativo, o comunque in poche circostanze. Adesso è tutto aggravato dall’assenza degli spettatori. In realtà quello che sta succedendo c’è sempre stato, tutto coperto da 70mila persone. Immaginate cosa succede senza 70mila persone, diventa tutto più amplificato”.

TAEKWONDO – “Contro quale calciatore non lotterei? Ho combattuto con gente di 2 metri per 110 chili, del calcio non mi fa paura nessuna. Ibra è un amante delle arti marziali, dargli due calci in testa non mi dispiacerebbe. Gli abbiamo dato una cintura nera ad honorem, in quell’occasione abbiamo percepito quanto gli possa piacere il taekwondo, era come un bambino. Si vede che apprezza proprio lo sport”.

SIMULAZIONI – “Non li sopportavo quando non c’era il Var, oggi mi viene il voltastomaco, non ce la faccio. Io dovevo fingere di star bene per non fare attaccare l’avversario, questi gli soffi dietro l’orecchio e si buttano a terra moribondi, una scena bruttissima. Oggi le scenate le vedi, io mi vergognerei solo al pensiero”.

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