17 Gennaio 2025

Moratti si racconta: “Inter, l’aria cambiava già a inizio anni 2000”

Le parole dell'ex presidente sulla vendita del club

Uno dei nomi e dei volti che si associano con più facilità alla parola “Inter” è senza dubbio uno dei suoi presidente più amati, Massimo Moratti. Si tratta dell’uomo che ha reso possibile un’impresa scolpita nella memoria di tutti gli interisti ovvero il Triplete e che ha portato in nerazzurro campioni come Ronaldo il Fenomeno e tantissimi altri.

Moratti ha concesso un’intervista al quotidiano La Repubblica nella quale ha parlato anche di uno degli aspetti meno felici della sua vita all’Inter, vale a dire la cessione del club nel 2013 di fronte all’offerta di Erick Thohir.

“All’inizio degli anni duemila è cambiata l’aria e ha cominciato a crescere l’idea che il giocattolo stesse diventando non più sostenibile, già nel mio periodo era piuttosto pesante: ci volevano resistenza e passione, senza non ce l’avrei fatta. Poi intorno al 2011 ho iniziato a pensare che servisse qualcun altro al comando. I tifosi non sono contenti se hanno un presidente appassionato ma che non tira fuori una lira. Così quando è arrivato l’interesse di Erick Thohir ho deciso di defilarmi, di fare un passo indietro”, racconta Moratti.

Infine l’ex numero uno dell’Inter parla anche delle proprietà italiane rimase in Serie A: “Sono felice ci sia ancora qualche proprietà italiana, ma il calcio ogni anno diventa un business sempre più caro, un gioco pericoloso da tenere in piedi. Dovessero ricevere una buona offerta venderanno anche loro. Si va verso una Serie A con tutte proprietà straniere, la strada è quella”.