5 Ottobre 2021

Onana in arrivo, Marotta maestro degli svincolati: ecco gli altri colpi

L'ennesimo colpo a parametro zero del dirigente nerazzurro

Giuseppe Marotta, Getty Images

Marotta Inter

André Onana sembra ormai destinato a diventare un calciatore dell’Inter. Il portiere camerunense dell’Ajax, che si svincolerà a giugno 2022, quasi certamente firmerà a febbraio con i nerazzurri un quadriennale. Onana raccoglierà la pesante eredità di Samir Handanovic, che probabilmente rimarrà come secondo per fare da chioccia al nuovo arrivato. Un’autentica mossa da maestro di Beppe Marotta, che come al solito ha pianificato per tempo le proprie mosse, anticipando la concorrenza. Il prossimo arrivato è infatti uno dei profili più interessanti nel ruolo in Europa, sia per caratteristiche che per età e prospettive di crescita. Onana però sarà solo l’ultimo di una lunga lista di grandi colpi a zero dell’attuale dirigente dell’Inter, vero e proprio lupo di mare nel burrascoso mare degli svincolati.

Il primo della lista, ai tempi della Juventus, fu Luca Toni nel gennaio 2011. Il bomber non era più giovanissimo e nemmeno nel momento migliore della carriera, ma fu comunque un aggiunta importante, un tassello in più per la rinascita bianconera che sarebbe partita la stagione successiva. Sei mesi dopo Marotta piazzò un colpo apparentemente poco incisivo, ma che invece sarebbe stato il pilastro per le fortune della prima Juve di Conte: Andrea Pirlo, lasciato colpevolmente svincolare dal Milan perché ritenuto erroneamente “bollito”. Nell’estate 2012 arrivò poi il capolavoro di “Don Beppe”, che potrò a Torino Paul Pogba a zero insieme all’ex nerazzurro Lucio e a Anelka. Il vero affare fu il giovane centrocampista francese, che venne poi rivenduto proprio a coloro che lo lasciarono svincolare, il Manchester United, per 105 milioni di euro, realizzando una plusvalenza record.

Ausilio Marotta Antonello (@Getty Images)

Nel 2013 portò poi alla Juve un attaccante d’esperienza e qualità come Llorente, nel 2014 il giovane centrocampista Kingsley Coman, ceduto poi al Bayern Monaco e addirittura autore del goal vittoria nella finale di Champions 2020 vinta dai bavaresi. Nel 2015 innestò nell’organico di allegri Sami Khedira, preziosissimo per la squadra fino al crollo fisico. L’anno successivo arrivò poi Dani Alves, uno dei terzini destri migliori dell’ultimo ventennio insieme a Maicon, e nel 2018 Emre Can dal Liverpool, centrocampista giovane e prestante “sprecato” poi dalla Juve.

Anche all’Inter però Marotta si è dato da fare sul mercato degli svincolati: nel 2019 sono arrivati Diego Godin e Alexis Sanchez, mentre questa estate Hakan Calhanoglu. E a febbraio, a meno di clamorosi ribaltoni, pure André Onana. Senza dimenticare gli arrivi di Edin Dzeko e di Arturo Vidal praticamente gratuiti, con solo un piccolo bonus (rispettivamente 1,5 e 1 milione) in caso di raggiungimento di determinati obbiettivi.

Insomma, il vero grande colpo di mercato l’Inter lo ha fatto quando si è messa in casa il miglior dirigente italiano della storia recente. Il vero grazie a Suning va detto non tanto per i soldi investiti, ma per l’organigramma societario vincente creato, vada come vada poi dal punto di vista finanziario, cessione o meno. Avere un uomo tanto esperto e abile sul mercato degli svincolati, in un periodo di recessione tanto grave, è un’autentica manna dal cielo. Il vero top player nerazzurro sta dietro ad una scrivania: Beppe Marotta, il Re dei parametro zero.

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