31 Gennaio 2021

Festa (Il Sole 24 Ore): “Suning-Bc Partners trattativa complicata. Entro due settimane l’esito”

Il giornalista spiega i dettagli dell'operazione per la cessione delle quote dell'Inter

Non sono a buon punto i negoziati tra il gruppo Suning, che detiene la maggioranza delle quote dell’Inter, e il fondo di private equity Bc Partners accostato al club nerazzurro nelle ultime settimane. Stando a quanto riportato dal giornalista de Il Sole 24 Ore Carlo Festa nel suo blog “The Insider”, la trattativa tra le due parti si sarebbe resa complicata per diverse ragioni che potrebbero far saltare il banco. L’investimento da parte del fondo inglese è in questo momento in forte calo, anche se l’impressione è che entro due settimane possa arrivare l’esito di una scelta definitiva, sia nel bene che nel male. Ecco l’analisi approfondita sul tema realizzata da Festa:

Jindong Zhang, Getty Images

TRATTATIVA COMPLICATA – “Non soltanto per la possibile valutazione richiesta da Suning, ma anche per la definizione da parte dello stesso fondo, guidato da Nikos Stathopoulos, di un modello di business adeguato e redditizio all’interno del business del calcio. La valutazione del club potrebbe infatti essere attorno a 750 milioni, ma l’Inter ha necessità finanziarie (probabilmente entro fine anno) che sono attorno ai 150 milioni di euro. E su questo fronte sarà necessario un aumento di capitale di un soggetto terzo, se Suning non potrà fare da sola. L’investimento di Bc Partners nell’Inter è tutt’altro che semplice e saranno necessarie ancora 1-2 settimane per arrivare a una decisione, con un esito (positivo o negativo) che al momento non è prevedibile”.

MODELLO SOCIETARIO – “Dal punto di vista strategico, sarebbero due gli asset portanti del piano di Bc Partners, affiancata da Tifosy. Da una parte quello di fare dell’Inter una media company (tv, diritti, scuole calcio, merchandising, stadio proprietario con hotel e ristoranti e sviluppo del brand) e dall’altra parte di lavorare su una struttura di bilancio sostenibile. Bc Partners, prima di avventurarsi in questa vicenda, ha analizzato i modelli di business di altri club italiani ed europei. Il modello economico e gestionale che Bc Partners potrebbe seguire è più vicino a quello dell’Atalanta, che resta la società migliore in Italia a comprare, coltivare, crescere e vendere giocatori, che non a quello della Juventus. Oppure più simile a quello di club europei ben gestiti, pur rispettando la storia del club nerazzurro e la necessità di essere una società vincente nelle diverse competizioni. Quindi puntando anche su una rosa giovane e promettente senza essere ostaggio dei salari de giocatori e della volatilità dei risultati”.

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