13 Marzo 2022

Torino-Inter, le chiavi tattiche: come può essere il centrocampo senza Brozovic

Le possibili letture del match di Torino

Hakan Calhanoglu (@Getty Images )

L’Inter ha giocato appena due volte in stagione senza Marcelo Brozovic. E stasera – a causa del problema al polpaccio – arriverà la terza, contro il Torino di Juric. A poche ore dalla sfida con i granata, non si sa ancora molto bene come si sistemerà il centrocampo nerazzurro.

Quello che sappiamo, ad ora, è che Vecino è favorito su Gagliardini per sostituire Brozovic. Nella partita di Coppa Italia contro l’Empoli (una delle due volte in cui Brozo era assente) l’uruguaiano aveva preso il suo posto in tutto e per tutto, sia nei compiti di regia che nei movimenti senza palla.

Con Radu in possesso, Vecino chiede lo scambio in posizione centrale

A scambio di palla avvenuto, Vecino si posizioni da terzo di difesa: cosa che vediamo fare più volte da parte di Brozovic

Lo stesso valeva per la fase difensiva: posizione centrale anche in quel caso.

L’esperimento però non riuscì del tutto: Vecino, in 65 minuti, giocò 58 palloni. Numeri ben al di sotto a quelli di Brozovic. Ma allora perché, con ogni probabilità, Inzaghi schiererà proprio lui stasera?

Torino-Inter: duelli aerei e palle alte

Per avere una prima risposta bisogna guardare alla partita d’andata tra Inter e Torino. Quella sera, a San Siro, i nerazzurri giocarono in modo leggermente diverso rispetto allo standard. Fu un match estremamente tattico, con le pedine nerazzurre e granata che si muovevano in campo come in una partita a scacchi. L’Inter adoperò molto il lancio lungo (ben 128, record in stagione dopo il match contro il Genoa a Marassi) e i duelli individuali – dettati anche dalla tipologia di gioco di Juric – furono numerosi.

Dzeko

Dzeko (@Getty Images)

Per questo motivo, Inzaghi – come detto nel post-partita di Liverpool-Inter – ha deciso di preservare Dzeko: “Edin sarà importantissimo a Torino”. I duelli aerei, infatti, saranno fondamentali ma – soprattutto – il bosniaco dovrà essere bravo a girare in mezzo al campo per potersi portare dietro, con sé, i centrali granata. Cosa che Dzeko è capace di fare meglio di tutti all’Inter.

Il centrocampo, quindi?

Con queste premesse, è importante ricordare come il gioco del Torino sia intenso, basato sul pressing e sulle marcature a uomo (sullo stampo di quello di Gasperini). Vecino ha dimostrato in carriera l’eccellente capacità di sfruttare gli spazi, sia via terra che in cielo. All’andata l’Inter usò il lancio lungo per aprire il Torino: ci aspettiamo avvenga lo stesso anche stasera. Senza Brozovic, è molto probabile che l’Inter lanci lungo il pallone per uscire con più facilità dal terribile pressing del Torino.

Il Toro gioca con un 3-4-2-1 ed è possibile che Inzaghi scelga uno schieramento simile.

Luciano Spalletti e Matias Vecino (@Getty Images)

Vecino ha già giocato in un centrocampo a due, facendo le fortune dell’Inter di Spalletti. Lui e Barella potrebbero schierarsi davanti ai centrali con Calhanoglu sulla trequarti. In questo modo, i nerazzurri giocherebbero quasi a specchio.

L’importanza di Calhanoglu

La posizione del turco sarà fondamentale. Potrebbe essere interscambiabile: sulla trequarti può dare più qualità davanti, a centrocampo – scambiandosi con Vecino – potrebbe usare la precisione del suo piede per i lanci lunghi, con l’uruguaiano spostato vicino alle punte per i colpi di testa.

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