1 Aprile 2020

TS – Serena si racconta: “Durissimi i primi mesi all’Inter. Il mio primo giorno in nerazzurro…”

L'ex calciatore ha parlato dei suoi ricordi sui campo da gioco

Intervistato da Tuttosport l’ex giocatore dell’Inter Aldo Serena ha ricordato i suoi primi momenti da calciatore: “Il Montebelluna, la mia città natale e la squadra dove iniziai a giocare, mi cedette all’Inter nel 1978. Ricordo mia madre che mi comprò una borsa nuova e una tuta per andare a Milano. Il viaggio in treno, il cambio a Padova dove mi ritrovai seduto nello stesso scompartimento di Adriano Fedele, all’epoca terzino titolare dell’Inter. Lui stava raggiungendo Milano per andare in ritiro, ma io ero timido e non mi presentai. Poi ci rivedemmo in sede e mi disse: ma tu sei il ragazzo del treno”.

 “Io non avevo idea di cosa mi aspettava, non sapevo cosa fosse la professionalità, due allenamenti al giorno, dormire in ritiro. Per me, abituato a vivere il calcio come un divertimento, era una prigione. Per non parlare degli allenamenti durissimi a cui ci sottoponeva Bersellini nel ritiro di Polsa di Brentonico, in Trentino”.

Sul ritorno all’Inter dopo i prestiti: “Ci misi un po’ a riconquistare la fiducia dei tifosi nerazzurri perché a luglio, prima di rientrare, ci fu il Mundialito e segnai una doppietta nel derby. Però poi con Radice le cose andarono bene”.

 “Col Trap ebbi un grande rapporto, così come con compagni come Berti, Bergomi, Ferri o Marini: l’Inter rimane la squadra della mia vita, quella che ha segnato i miei anni migliori”.

 “Ogni derby è un’iniezione di adrenalina che ritorna tuttora se ci penso. C’è un gol che ricordo: quello in tuffo con la maglia dell’Inter in un derby vinto 1-0”.

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