Cinque cose che abbiamo imparato da Napoli-Inter 3-1
Il nostro approfondimento sulla gara del Maradona
In Napoli-Inter arriva la terza sconfitta in questo campionato per i nerazzurri di Cristian Chivu. Grande rammarico per la formazione milanese che era in un ottimo momento di forma e voleva vincere questo scontro diretto per prendersi il primo posto in classifica contro i rivali allenati da Antonio Conte.
Come di consueto qui su Passione Inter proviamo ad analizzare gli spunti più importanti delle partite della squadra di Chivu ed ecco elencate cinque cose che abbiamo imparato dalla sconfitta nerazzurra in Napoli-Inter, gara della 8^ giornata del campionato di Serie A.
1) Una sconfitta che brucia: era la grande occasione per azzannare un Napoli in difficoltà, e invece la bestia ferita all’angolo ha tirato fuori gli artigli. Purtroppo sono venuti a galla diversi limiti di questa Inter che erano già noti ma nelle sette vittorie di fila erano finiti in secondo piano.
2) Sono venuti a galla dei limiti offensivi: l’Inter a differenza del Napoli ha fallito troppe occasioni, un po’ per mancanza di precisione come Lautaro ma un po’ anche per sfortuna. La prima grossa chance è di Bastoni che poi colpisce la traversa ma poi anche il palo di Dumfries. Dall’altro lato c’è stata una difesa troppo lenta e poco cattiva per giocare così alta contro un Napoli forte nonostante le tante assenze.
3) Non si può però negare che la partita sia stata clamorosamente indirizzata dall’arbitro. Forse lo scandalo più grande sta nella mancata espulsione di Gilmour, ma il rigore concesso a Di Lorenzo è veramente qualcosa di inaccettabile. Questo era lo stesso arbitro dei “RETROPENSIERI”, celebre frase pronunciata da Conte dopo un Inter-Napoli dell’anno scorso. Da quella dichiarazione forte di Conte un anno fa tanti episodi arbitrali hanno cominciato a girare, spesso a nostro sfavore con l’Inter che non alza la voce. Questa partita è terribilmente indirizzata da un errore arbitrale indecente.
4) Chivu oggi l’ha persa con Conte e l’arbitro mette la partita sul terreno preferito del Napoli, con catenaccio e contropiede dopo il vantaggio, ma c’era tempo per recuperare e i nerazzurri sono usciti troppo presto dalla partita. Tanto che gli ultimi cambi servivano per preservare i giocatori e non per provare un ultimo assalto.
5) Quella di ieri è quindi una brutta sconfitta, una doccia gelata soprattutto perché arriva in un big match e questo incide molto nella testa per ambire allo Scudetto. L’Inter non deve però buttarsi via perché il cammino è ancora lungo ed è una squadra piena di qualità.