8 Marzo 2020

Juventus-Inter, grande sfida anche tra i doppi ex: da una difesa rocciosa ad un attacco stellare

La top 11 dei giocatori transitati da entrambe le fazioni del derby d’Italia presenta numerose leggende del calcio, tra cui Pirlo e uno degli eroi del Triplete Lucio

Centrocampo

Il mago è lui e c’è poco da fare. Considerato uno dei migliori centrocampisti della storia del calcio, Andrea Pirlo non ha mai trovato la continuità giusta all’Inter. Sarà stata la giovane età o il non credere fino in fondo nelle sue potenzialità da parte del club, fatto sta che in nerazzurro gioca solo 40 partite con 0 gol all’attivo dal ‘98 al 2001, con in mezzo un prestito alla Reggina decisamente più incisivo e degno di nota. Alla Juve arriverà già da campione del mondo da diversi anni. Siamo nel 2011 e fino al 2015 Pirlo accumulerà 164 partite e 19 reti. Il regista impreziosirà la sua bacheca bianconera vincendo una Coppa Italia, 4 campionati e 2 supercoppe italiane.

Stile e classe al servizio delle proprie squadre. Stiamo parlando di Patrick Vieira. Il francese, prima di un breve passato al Milan e ad uno più glorioso all’Arsenal, si afferma in Italia con la Juventus nella stagione 2005-’06. Un’annata evidentemente segnata da Calciopoli che, comunque, non gli impedisce di mettersi in mostra con 42 partite e 5 reti. L’anno dopo ci punta tutto l’Inter che lo mette sotto contratto e lo posiziona al centro delle gerarchie di mister Mancini. Il nerazzurro è la sua seconda maglia in carriera per numero di presenze: dopo l’Arsenal, giocherà 91 partite e segnerà 9 gol all’ombra del Meazza. Trofei di spessore conquistati nella sua permanenza milanese: 3 scudetti e 2 supercoppe italiane.

tardelli

Terzo e ultimo giocatore da schierare in mezzo al campo è un altro campione del mondo italiano: non nel 2006 come Pirlo ma nel 1982. Si tratta di Marco Tardelli, pezzo di storia juventina e decisamente più in ombra in nerazzurro. Entrambi i club sono stati gli unici ad essere protagonisti a grandi livelli nella carriera dell’ex giocatore toscano. Con la Juve, in dieci anni (dal 1975 al 1985) ha disputato ben 373 partite, trovando la via della rete con un’ottima costanza, arrivando a totalizzare 51 gol. Di spessore anche la bacheca torinese: 5 scudetti, 2 coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Supercoppa europea, una Coppa dei Campioni. Una sagra dei trofei straordinaria, indicativa se confrontata con lo 0 nerazzurro. Nessuna vittoria o coppa alzata al cielo da interista, dove Tardelli giocherà 71 partite e segnerà 8 reti dal 1985 al 1987, arrivando nello scambio con Aldo Serena. Dalle parti di Appiano Gentile, il mediano ha però lavorato anche da allenatore, cosa mai accaduta invece per la Juventus. Era la stagione 2000-2001 e la sua avventura fu tutt’altro che fortunata: otto mesi, da ottobre a giugno con in mezzo il 6-0 subito per mano del Milan, prima di arrivare al naturale esonero.