1 Marzo 2024

Inter-Juve, scontro totale su Di Gregorio: i nerazzurri hanno due vantaggi

Pronto il duello estivo sul mercato

Monza, Italy. 8 August 2023. Michele Di Gregorio of Ac Monza during the Silvio Berlusconi trophy match football match between Ac Monza and Ac Milan.

È forse il portiere più interessante di tutta la Serie A, almeno fra quelli con la carta d’identità più fresca: si tratta di Michele Di Gregorio, estremo difensore del Monza classe 1997 cresciuto nel vivaio nerazzurro.

Su di lui si sta ormai configurando, come spesso capita nel calciomercato italiano, uno scontro totale fra Inter e Juventus. Entrambe le squadre dovrebbero mantenere in rosa i propri portieri titolari, ovvero Sommer e Szczesny, ma potrebbero far fronte alle partenze dei vice: il futuro di Audero e Perin non è affatto scontato. Tanto a Milano quanto a Torino, Di Gregorio partirebbe da secondo portiere per poi affermarsi gradualmente – vista l’età avanzata dello svizzero e del polacco – come titolare.

I bianconeri, tramite il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, hanno già manifestato il proprio interesse e sono pronti a prendere contatti con il Monza e Adriano Galliani per imbastire una trattativa. I nerazzurri, dal canto loro, possono contare su due vantaggi.

La corsa a Di Gregorio: l’Inter ha due vantaggi sulla Juve

Il primo. Quando il Monza ha riscattato Di Gregorio per 4 milioni dall’Inter nell’estate 2022 (c’era una clausola automatica in caso di promozione in Serie A), il club nerazzurro si è garantito una percentuale sulla futura rivendita pari a circa il 15-20%. Nel momento in cui Marotta e Ausilio volessero ritornare alla carica per il prodotto del vivaio, potrebbero giocarsi questa carta per tramutarla in uno sconto sul prezzo del cartellino.

Il secondo vantaggio dell’Inter è che, a differenza della Juventus, in estate avrà meno bisogno di intervenire sul mercato. Se Dumfries dovesse rinnovare, la rosa sarebbe di fatto completa e – sulla carta – l’unica esigenza riguarderebbe proprio il secondo portiere, nel caso in cui in Viale della Liberazione si decidesse di non puntare su Audero. Ci sarebbe dunque l’opportunità di concentrare tutti gli sforzi, economici e strategici, su un solo obiettivo.