9 Luglio 2023

Corriere dello Sport a sorpresa: “Lukaku ha già detto sì alla Juve”. La carta Vlahovic

Alla base della scelta anche una presunta rabbia verso Simone Inzaghi

Romelu Lukaku of Fc Internazionale during the Serie A match beetween Fc Internazionale and Atalanta Bc at Stadio Giuseppe Meazza on May 27, 2023 in Milan Italy .

Mentre l’Inter lavora da settimane per riportarlo a Milano anche a titolo definitivo, il Corriere dello Sport di questa mattina parla di un Romelu Lukaku che starebbe clamorosamente per accasarsi alla Juventus. Nell’articolo a firma Ivan Zazzaroni, si racconta di una trattativa iniziata pochi giorni fa con l’avvocato del belga, Sebastien Ledure, che avrebbe confermato ai bianconeri il benestare di Lukaku per un triennale a 8 milioni di euro netti.

In seguito, contatto con il proprietario del Chelsea Todd Boehly per la maxi offerta: 45 milioni di euro, cifra a cui i bianconeri contano di arrivare grazie alla cessione intorno ai 70 di Dusan Vlahovic. Il gigante belga è un pallino del neo ds Cristiano Giuntoli, che pare lo volesse già al Napoli in caso di addio di Osimhen e per il quale sarebbe disponibile a sacrificare anche l’ex Fiorentina.

Il Chelsea per ora attende, confermando comunque la preferenza per una cessione in Arabia Saudita, all’Al Hilal. La Juve invece, scrive il quotidiano, punta anche sul fatto che Lukaku sia ancora arrabbiato per il “trattamento” ricevuto in finale di Champions League, quando Inzaghi gli ha preferito Dzeko dall’inizio riservandogli solo il secondo tempo.

L’opinione di Passione Inter

A prescindere dalla veridicità dell’indiscrezione di mercato, ciò che appare quantomeno curioso è la ricostruzione dello stato d’animo di Lukaku per le scelte in finale di Champions League (giocata peraltro per ben 40 minuti, non 5). Da sempre ha ribadito che non si trasferirebbe mai a Juventus e Milan, ed anche nelle scorse settimane le ipotesi bianconera e rossonera che venivano vociferate sono state prontamente smentite. Vedremo cosa accadrà, l’ipotesi Juve è stata rilanciata in queste ore anche dall’Inghilterra. Ma lo scetticismo verso questo scenario è legittimo.