Analisi TOTALE Milan-Inter: segreti, Preview e Formazioni

L'ANALISI DI MILAN-INTER L'attesa sta per terminare, il momento tanto atteso è proprio lì. L'Inter è al primo match point scudetto ed è pronta a viverlo nel sentitissimo derby contro il Milan, in casa dei rivali. Per vincere aritmeticamente il tricolore della seconda stella, ai nerazzurri servono necessariamente i tre punti; pareggio o sconfitta rimanderebbero la festa. Milan-Inter sarà arbitrata da Andrea Colombo e verrà trasmessa in diretta esclusiva su Dazn. Analizziamo quindi, nel consueto approfondimento di Passione Inter, i temi tecnico-tattici del derby meneghino in programma lunedì 22 aprile alle 20:45 e valido per la 33a giornata di Serie A. PREVIEW>>> LA PREVIEW DI MILAN-INTER COME ARRIVANO LE SQUADRE Il Milan di Stefano Pioli arriva al derby di Milano in un clima di forte tensione interna, dopo la bruciante eliminazione dall'Europa League per mano della Roma. I rossoneri hanno salutato l'ultimo vero obiettivo stagionale, dopo l'eliminazione ai gironi di Champions League e quella contro l'Atalanta ai quarti di Coppa Italia. Alla squadra di Pioli - quest'ultimo ormai virtualmente esonerato, si aspetta fine stagione - resta solo da centrare il secondo posto in campionato, che varrebbe la qualificazione alla prossima Supercoppa Italiana. Dopo cinque vittorie consecutive in Serie A, il Milan si è fermato nell'ultimo turno pareggiando 3-3 a Reggio Emilia con il Sassuolo. Sul fronte indisponibili, i rossoneri devono fare a meno di Thiaw (squalificato), Kalulu e Kjaer (infortunati). L'Inter di Simone Inzaghi è attesa dall'appuntamento con la storia dopo un cammino strepitoso in campionato, che ha fruttato ben 83 punti in 32 giornate. I nerazzurri da un mese e mezzo non appaiono più brillanti come nei primi due terzi del campionato, ma tutti contano sulla voglia di vincere il derby che chiuderebbe un cerchio. La squadra di Inzaghi arriva dal pareggio interno contro il Cagliari che l'ha frenata per la seconda volta nelle ultime tre partite a San Siro (1-1 col Napoli il 17 marzo). Come detto, all'Inter per aggiudicarsi lo scudetto servono i tre punti; in caso di pareggio, mancherebbero ancora due punti per l'aritmetica (cinque in caso di sconfitta). I nerazzurri devono fare a meno del solo (e solito) Cuadrado, tornato in panchina contro il Cagliari ma nuovamente indisponibile a causa di un affaticamento muscolare. PROBABILI FORMAZIONI>>> LE PROBABILI FORMAZIONI DI MILAN-INTER Stefano Pioli schiererà Reijnders a centrocampo, mentre per l'altro slot è ballottaggio fra i vari Bennacer, Musah e Adli. Davanti, il tridente alle spalle di Giroud dovrebbe essere quello consueto, formato da Pulisic, Loftus-Cheek e Leao. Il tecnico deve fronteggiare l'emergenza difensiva che lo costringe alla scelta obbligata del tandem Tomori-Gabbia. Simone Inzaghi, dopo le assenze per squalifica contro il Cagliari, riaccoglie Pavard e il capitano Lautaro fra i titolari. La formazione dovrebbe essere quella dei titolarissimi che sta per regalare al popolo nerazzurro la seconda stella, con Darmian preferito ancora a Dumfries. MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. NUMERI MILAN>>> I NUMERI DEL MILAN Se il punteggio di classifica del Milan non può considerarsi negativo (69 punti totali, uno in più rispetto all'anno dello scudetto 2021-22 arrivati alla giornata 23), anche per il passo straordinario tenuto dall'Inter, sono altri gli indicatori preoccupanti per i rossoneri. I gol subiti balzano subito all'occhio: 37, ben otto squadre hanno incassato meno reti in questa Serie A. Non sorprende, dunque, il dato sui tiri concessi agli avversari: il Milan è l'ottava squadra in Italia con 13.3, l'Inter - per intenderci - è ultima con 10. I rossoneri compensano con i numeri offensivi, visto che sono la seconda squadra per gol segnati (63), dietro solo alle 77 reti dell'Inter. La squadra di Pioli è terza per tiri a partita in Serie A, dietro Napoli e Inter, così come per tiri in porta (5.5 contro i 5.6 di nerazzurri e partenopei). Il Milan è inoltre primo per dribbling a partita con 9.6: i nerazzurri sono terzultimi. I dribbling ci rimandano direttamente ai due uomini chiave rossoneri, ma non solo: Theo Hernandez e Leao, con il portoghese terzo in Serie A dietro Soulé e Kvaratskhelia. Il Milan, però, quest'anno ha aggiunto un altro ottimo elemento nell'uno contro uno come Pulisic, secondo miglior marcatore stagionale con 10 gol, dietro Giroud a 13. La squadra di Pioli, inoltre, si è garantita nuove soluzioni in fatto di incursioni e fisicità con Loftus-Cheek. CHIAVI TATTICHE>>> LE CHIAVI TATTICHE DI MILAN-INTER Ci immaginiamo un'Inter che vorrà rincorrere a tutti i costi la vittoria. Funziona così nei derby, a maggior ragione se i tre punti significano scudetto della seconda stella da festeggiare davanti ai rivali che inseguono (anzi, inseguivano) lo stesso obiettivo. I ragazzi di Simone Inzaghi, tuttavia, non dovranno commettere l'errore di sbilanciarsi eccessivamente, o prima del tempo, perché significherebbe prestare il fianco alle doti migliori dei rivali, ovvero palla a Theo e/o Leao e si corre a testa bassa verso la porta. L'Inter ha battuto il Milan per cinque volte consecutive cambiando atteggiamento a seconda dei momenti: ha lasciato il possesso agli avversari per scelta, ha tenuto il pallino del gioco, ha utilizzato il pressing alto per non far ragionare gli avversari. Ci aspettiamo eguale intelligenza e acume tattico anche nella sfida di lunedì. I nerazzurri dovranno essere abili a scegliere i tempi per la fase di pressing, visto che i rossoneri possono andare in crisi e perdere la sfera, ma senza concedere troppo campo ai corridori milanisti in contropiede. Grande attenzione, ovviamente, al duello Pavard-Leao, che però duello vero e proprio non dovrà essere. Servirà infatti il supporto costante di Darmian e Barella per non mandare il francese all'uno contro uno, sul quale andrebbe in crisi. Dall'altro lato, Bastoni dovrà limitare Pulisic con il supporto di Mkhitaryan e Dimarco, mentre a centrocampo Calhanoglu dovrà ripetere - insieme alle mezzali - l'ottima prestazione dell'andata in contenimento su Loftus-Cheek. Sempre sulla fascia sinistra, ci aspettiamo un Dimarco capace di vincere (ancora) il duello con Calabria. Al centro dell'area, Acerbi se la vedrà con Giroud: da quando l'ex Lazio è all'Inter, il francese non è mai più stato in grado di segnare nei derby ed è sempre uscito con le ossa rotte. La speranza è che lo scenario si ripeta. In fase offensiva, per l'Inter sarà utile sfruttare la supremazia tecnica a centrocampo e vincere i duelli. Darmian e Pavard dovranno rimanere il più possibile in proiezione offensiva per costringere Theo e Leao ad arretrare, come fatto da De Rossi con la scelta vincente di posizionare El Shaarawy sulla destra in Europa League. In attacco, poi, i nerazzurri hanno tutte le armi per fare male: la sfida incrociata Gabbia-Tomori contro Thuram-Lautaro è sulla carta vantaggiosa per l'Inter. Gabbia può andare in crisi in velocità contro Thuram e il gol di Dybala giovedì scorso insegna, con Lukaku a bruciare in velocità e scaraventare a terra di fisico il centrale rossonero. Il capitano dell'Inter, inoltre, cerca il gol perduto lo scorso 28 febbraio e tecnicamente può avere la meglio sia su Gabbia che su Tomori, quest'ultimo beffato già diverse volte negli ultimi derby: vi ricordate il gol del 3-0 in Supercoppa?

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Tutto su un derby che può essere storico

L’ANALISI DI MILAN-INTER

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Simone De Stefanis - Autore

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