4 Agosto 2018

Ancora Skriniar: “Adoro il calcio, quando smetto vorrei fare l’allenatore. Var? Sono favorevole”

Ecco la seconda parte dell'intervista de La Gazzetta dello Sport al centrale slovacco dell'Inter

Dopo aver affrontato nella prima parte di intervista temi abbastanza importanti riguardo al presente e al futuro in nerazzurro, Milan Skriniar ai microfoni de La Gazzetta dello Sport si lascia anche andare raccontando curiosi retroscena legati alla sua carriera e alla sfera privata.

– A partire dal passato da centrocampista: “Certamente prima era più rilassante. Sapevo che se sbagliavo avevo comunque dietro di me 4 difensori pronti a salvarmi. Ora ho più responsabilità, dietro di me c’è solo il portiere. Ma il passato mi aiuto perché anche da difensore so rischiare, non è un problema per me e quindi compio passaggi un po’ più pericolosi che aiutano la squadra”.

– L’operazione agli occhi:Ora vedo ancora più chiaro. Prima faticavo a leggere una cosa da lontano, ora va molto meglio. E’ tutto risolto anche se in campo non mi ha dato mai grossi problemi”.

– La passione per i viaggi: Non ho molto tempo libero. E quel poco che ho lo sfrutto per fare il turista. Adoro girare con la mia fidanzata, andiamo spesso in Svizzera. Anche se il posto che mi è piaciuto di più è Venezia. Ci sono stato 5 mesi fa, ma ci tornerò subito”.

– Il rapporto con i social: “Ho un account Instagram ma non sono come alcuni dei miei compagni che postano di tutto a tutte le ore. Ogni tanto pubblico qualcosa dopo le partite, ma tutto qui”.

– La testa sempre al calcio: “Quando esco da Appiano cerco di tenermi sempre aggiornato. Non sono di quelli che torna a casa e gioca all’X-Box, guardo anche altro. Altrimenti la mia fidanzata si arrabbia. Quando gioca lo Zilina o la Champions non c’è storia: a casa si vede calcio”.

– Il Var: “Sono favorevole. Per il tifoso non è bello stare lì ad aspettare 5 minuti una decisione. Ma se le situazioni ora sono più chiare, si è visto al Mondiale”.

– Futuro ancora nel calcio: “Adoro il calcio. E le dirò di più: quando smetterò vorrò fare l’allenatore, o con i ragazzi o a livello più alto”.

– Gli avversari più fronti affrontati: “Higuain e Simeone. Il primo non pressa ma quando arriva vicino alla porta è pericoloso. Il Cholito invece è  uno che ti mette pressione tutta la partita”.

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