1 Aprile 2020

Gravina: “Campo neutro? Ci stiamo lavorando. Lockdown fino al 18 aprile, speriamo di ripartire entro giugno”

Il presidente della FIGC commenta la notizia del giorno

E’ stata accolta con molta diffidenza, soprattutto dai tifosi, la nuova idea di Lega e Federcalcio. Nella rassegna stampa di questa mattina, infatti, l’ipotesi del campo neutro per riprendere il campionato nelle prossime settimane, non ha scaldato particolarmente l’opinione pubblica. Tra l’altro, in questi casi, si parlerebbe di partite da disputare comunque a porte chiuse, negando quindi le emozioni del pubblico. Molti club, come sappiamo, sarebbero più propensi ad annullare il campionato, piuttosto che giocare nei mesi estivi senza la presenza dei propri tifosi.

Intervenuto sulle frequenze di TMW Radio, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, ha fatto il punto della situazione:

CALENDARI – “Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l’emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. E’ una emergenza unica per il mondo, che ha aggredito ogni settore, anche economico. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati. E’ una esigenza per definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali, ciò non toglie che la federazione deve valutare anche altre ipotesi. Io ho coinvolto il nostro comitato scientifico, ricca di illustri professionisti che conoscono bene questo settore, per capire una procedura che deve essere attuata dalle società per mettere sotto il massimo controllo le nostre società. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l’ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un’ultima analisi con i primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati. Sappiamo che sono ipotesi, vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini, ma sappiamo che il calcio è un settore che passa in secondo piano nella lotta al virus”.

DATE – “Stiamo procedendo in diverse direzioni e ci sono due fattori: il primo è rispettare le ordinanze del governo e il secondo è l’opportunità che ci stanno dando UEFA e FIFA, di poter andare oltre il 30 giugno. Si parla addirittura di agosto e settembre, io ho precisato che mi dispiacerebbe correre il rischio di compromettere un’altra stagione per salvare questa. Noi siamo attenti e rispettosi, oggi nessuno può fare previsioni, ma programmare è un dovere”.

DATE UEFA – “Non c’è una data definitiva, né per la partenza né per l’arrivo. Io ringrazio la UEFA, anche i massimo organismi internazionali vivono delle nostre incertezze e cercano di offrire una serie di finestre. La priorità assoluta è chiudere i campionati nazionali, oggi è stata adottata una ulteriore decisione, spostare le finestre per le Nazionali liberando la finestra del 1-9 giugno. Abbiamo ulteriore disponibilità di tempo per completare le manifestazioni nazionali. La finestra di fine maggio, fino al 15-31 luglio sarebbe quella che io individuerei, in modo da avere tutto il tempo per iniziare a programmare la stagione 2020-21”.

CAMPO NEUTRO – “Non è una buona soluzione, ma è una idea, su cui stiamo lavorando. Stiamo cercando di individuare quattro o cinque destinazioni, così come la UEFA sta provando a definire format diversi non tanto per questo campionato, ma per quelli che seguiranno. C’è un tavolo aperto affinché ci sia una ripartenza e una definizione con protagonista il terreno di gioco”.

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