15 Agosto 2020

Mazzola scatenato: “Conte come i grandi del passato, Lukaku ha fatto benissimo. Messi? Sarebbe la fine del mondo”

L'ex calciatore nerazzurro ha commentato a tutto tondo la stagione della società meneghina

Intervistato da Libero, l’ex calciatore dell’Inter Sandro Mazzola ha commentato a tutto tondo la stagione del club. Queste le sue dichiarazioni: “La formazione nerazzurra può farcela a vincere l’Europa League, credo che la squadra abbia tutte le possibilità e fisicamente sta bene“.

Mazzola parla dei punti persi in campionato: “I rimpianti sono forti, si poteva fare meglio. Però una vittoria dell’Europa League, oltre che alla conquista di un trofeo, significherebbe che c’è un gruppo che ha saputo reagire, ricominciare e vincere”.

Non mancano le lodi ad Antonio Conte: “Mi piace molto, mi ricorda certi grandi allenatori dell’Inter. È uno che quando le cose non vanno bene prende in mano la situazione, guarda negli occhi i giocatori e li fa rendere. Per me ha ragione quando ha alzato la voce. Perché se non lo facesse i primi a perdersi sarebbero i giocatori. A suo modo combatte per cambiare le cose in meglio”.

Poi il paragone con altri tecnici sopra le righe, come Mourinho ed Herrera: “Sarà la maglia che li attira. Da sempre all’Inter ci vogliono quelli che si espongono. I nostri tifosi entrano in sintonia e spesso li amano. Vanno bene i capipopolo, è una storia che si ripete”.

Mazzola parla poi di Lukaku: “Ha fatto benissimo. Quando meno te lo aspetti fa l’azione decisiva. E non è solo forza. Fosse solo un tutto muscoli, la palla la perderebbeMessi? Sarebbe la fine del mondo, non dovremmo neanche giocare, si saprebbe già il risultato. Penso ci sia una possibilità su 100 di prenderlo: ma teniamola lì. Manca un comandante a centrocampo, il giocatore che guarda e capisce cosa deve fare. E mi sa che arriva”.

Poi le lodi a Lautaro: “Quando in tv lo vedo fare certe giocate mi volto verso figli e nipoti e dico: “’sti rob chii le fasevi anca mi”, le facevo anch’io queste cose”.

Mazzola parla della proprietà del club di Viale della Liberazione: “La società è impostata in modo molto giusto. Ci stanno restituendo la fiducia che avemmo in loro negli anni ’70, quando fummo i primi ad andare a giocare in Cina e ad avvicinarci al loro mondo. Stanno capendo il nostro calcio e hanno voglia di imparare”.

Chiusura con il ricordo più bello dell’esperienza nerazzurra: “Vienna, la prima finale di Coppa Campioni e la prima grande vittoria contro il Real. Non credevamo manco al fatto di essere arrivati lì. Poi cominciò, e l’ovazione del pubblico fu una vera liberazione”.

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