PAGELLONE INTER 2021/2022: Perisic LEADER, due FLOP A SORPRESA

IL PAGELLONE DI FINE STAGIONE Un'altra stagione è finita. L'epilogo sarà stato amaro ma sicuramente non si può non essere orgogliosi di questa squadra che ha dato tutto e portato a casa due trofei. La scorsa estate aveva fatto pensare al peggio ma il lavoro del gruppo nerazzurro ha alzato le aspettative, grazie anche a delle prestazioni individuali eccezionali. E proprio dei singoli parleremo, dando i voti - come ogni pagellone di fine stagione che si rispetti - a ciascun giocatore nerazzurro. Ecco, quindi, il pagellone dell'Inter 2021/2022! PORTIERI Samir Handanovic (@Getty Images) HANDANOVIC 5,5 - Troppi errori in questa stagione da parte del capitano dell'Inter. Escluso qualche squillo, Handanovic non ha mai garantito sicurezza rendendosi protagonista anche di qualche "erroraccio". RADU 4 - Il suo errore contro il Bologna resterà impresso nella memoria dei tifosi nerazzurri per sempre probabilmente. Poteva forse essere buttato in mischia prima, ma purtroppo lo scivolone del Dall'Ara è stato uno dei momenti decisivi (in negativo) del campionato dell'Inter. CORDAZ S.V. DIFESA Milan Skriniar (@Getty Images) SKRINIAR 9 - Il migliore dei difensori nerazzurri, ma non solo: si è ritagliato definitivamente il posto da leader nell'Inter. Ha saputo giocare anche al centro della difesa in assenza di de Vrij e ha sbagliato pochissime partite. Da segnalare, in particolare, una prestazione da muro vero nella gara contro il Liverpool: lì tutti noi abbiamo davvero capito che l'Inter ha uno dei difensori migliori in Europa. BASTONI 8,5 - La stagione della crescita definitiva, il gioco di Inzaghi ha esaltato ancora di più le sue caratteristiche da difensori dai piedi buoni. La sua assenza ha spesso pesato sul rendimento dell'Inter perché ormai Bastoni è da considerare tra i top in Europa. DIMARCO 7 - Ha avuto un impatto importante nell'Inter, offrendo a Inzaghi diverse opzioni tattiche. Ha svolto bene il compito da vice-Bastoni, soprattutto nell'ultima parte di stagione. Tutti ci ricorderemo dell'errore su rigore contro l'Atalanta (2-2) ma è stato puramente fortuito: non dobbiamo dimenticarci, invece, l'interismo con cui è sempre sceso in campo. Da coccolare. D'AMBROSIO 6,5 - Ormai di Danilone abbiamo detto tutto. Quest'anno forse ha giocato ancora meno del solito ma quando è in campo non si può avere paura con lui. Elemento fondamentale nella rosa e nello spogliatoio nerazzurro. RANOCCHIA 6,5 - Quando è stato chiamato al dovere ha sempre risposto presente. Se l'Inter ha vinto l'ottava Coppa Italia della sua storia, parte del merito è da dare anche alla sua pazza rovesciata contro l'Empoli allo scadere. Un ultimo anno in nerazzurro da ricordare. DE VRIJ 5 - Può sembrare un giudizio troppo cattivo verso un giocatore che ha guidato, in passato, meravigliosamente il reparto difensivo ma quest'anno sono stati troppi gli errori in momenti decisivi. In più, non è riuscito a dare le garanzie e le sicurezza che era abituato a dare con continuità. KOLAROV S.V. CENTROCAMPO Perisic (@Getty Images) PERISIC 9,5 - Eccolo qui il miglior nerazzurro dell'anno: Ivan Perisic. Quasi sempre perfetto durante la stagione. Alza il livello del suo gioco e dà carattere all'Inter. Incarna l'anima vincente della squadra nerazzurra: in più, segna e fa segnare a manetta. É un motorino su un campo da calcio che non si ferma mai. Abbiamo usato tutti gli aggettivi possibili per Perisic quest'anno. Speriamo di esaurire gli aggettivi anche l'anno prossimo con un rinnovo di contratto che sarebbe fondamentale. CALHANOGLU 9 - Arrivato a parametro zero, a fari spenti, dai cugini rivali. Sembrava un downgrade rispetto ad Eriksen: Calhanoglu sarà anche diverso dal danese, ma ha giocato una stagione straordinaria e sicuramente sopra le nostre aspettative. Ha segnato rigori pesantissimi come contro Milan, Juventus e Napoli, ha fatto una miriade di assist (12) tra calci da fermo e azione. É stato fondamentale, forse il migliore del trio di centrocampo almeno se pensiamo ai momenti decisivi. Ha dimostrato di poter giocare tranquillamente da titolare in questa Inter. BROZOVIC 9 - Su Marcelo le parole sono davvero finite. Ha giocato un'altra stagione strepitosa, è stato anche nominato centrocampista dell'anno in Serie A. Quando è mancato, l'Inter è caduta giù a picco. Non c'è molto altro da dire per sottolineare la sua importanza all'interno di questa squadra. BARELLA 8,5 - Ha confermato nuovamente il suo status internazionale. Giocatore imprescindibile per l'Inter e adesso ha cominciato a essere determinante anche in zona d'attacco: 11 assist in campionato con 4 gol all'attivo. Mezzo voto in meno rispetto a Calhanoglu e Brozovic perché ha vissuto un piccolo momento di calo durante la stagione. DUMFRIES 8 - Oggetto misterioso prima, indispensabile poi. Dumfries ci ha messo poco per entrare nelle rotazioni di Inzaghi e nel cuore dei tifosi. Si temeva potesse far rimpiangere Hakimi, macché: 5 gol e 7 assist certificano l'ottima stagione ma può ulteriormente crescere. DARMIAN 7,5 - Ha facilitato l'inserimento di Dumfries, dando all'olandese tempo di abituarsi al nuovo campionato. Ha segnato anche gol importanti come contro Fiorentina e Cagliari, dando sempre un supporto di alto livello. VIDAL 6 - Non potevamo forse aspettarci di più da lui. Un doppio confronto con il Liverpool giocato al top, un resto di stagione anonimo. Nel suo ultimo anno all'Inter, Vidal non ha lasciato sicuramente il segno per quello fatto in campo. GAGLIARDINI 6 - Una stagione senza lode e senza infamia. Gagliardini non spicca per qualità ma si rende sempre disponibile alla causa. GOSENS 5,5 - Ha giocato poco, pochissimo forse meno di quello che ci aspettavamo. Ha segnato un gol importante in Coppa Italia contro il Milan ma per il resto non ha sicuramente lasciato il segno. Rimandato all'anno prossimo dove ci aspettiamo invece grandi cose. VECINO 5,5 - Si pensava che con Inzaghi potesse trovare maggiore spazio che con Conte ma la musica non è cambiata. La colpa è inevitabilmente in parte sua. ATTACCO Lautaro Martinez (@Getty Images) LAUTARO 8,5 - Il riferimento dell'Inter, la luce in attacco. Lautaro ha stabilito il nuovo record personale di gol, confermandosi uno degli attaccanti più promettenti, tra i big, nel panorama europeo. Perché no 9? Il periodo di buio durato quasi due mesi è una macchia troppo grande per essere ignorata. Ha terminato l'anno da Toro scatenato, speriamo sia stato segnale di un ulteriore passo in avanti. DZEKO 7,5 - Stagione da chiaro e scuro per Edin. Partito a bomba ritagliandosi subito lo spazio da titolarissimo, ha vissuto una seconda parte di stagione deludente, spremuto probabilmente anche dagli straordinari della prima parte dove Correa è stato spesso assente. SANCHEZ 7 - Ha deciso una finale di Supercoppa Italiana con un gol da godimento puro. Qualche rumore di troppo fuori dal campo, ma dal Sanchez 34enne non ci si poteva aspettare di più in termini di rendimento. Il rosso di Anfield, contro il Liverpool, è un degno riassunto degli alti e i bassi del cileno. CORREA 5 - L'acquisto più costoso dello scorso mercato estivo è da intitolare, inevitabilmente, come flop. Le tre doppiette non devono mascherare il fatto che sia stato il vero elemento mancante di Inzaghi. Gli infortuni sono la causa principale ma anche in campo non è sempre stato centrato. Rimandato all'anno prossimo, ha grandi potenzialità ma non si è ancora applicato. CAICEDO S.V. IL MISTER Inzaghi (@Getty Images) INZAGHI 7 - Alla prima stagione in nerazzurro, Inzaghi è riuscito a dare da subito un'identità alla squadra. Due trofei in bacheca con gli ottavi di Champions League, dopo 11 anni, sono risultati eccellenti ma i due mesi di blackout, uniti ad altri errori, sono forse frutto della sua inesperienza in una vera big. Ma è un tecnico intelligente, con grandi potenzialità che potrà sicuramente crescere nelle prossime stagioni: anzi, avrà sicuramente già imparato qualcosa di più, ne siamo certi.

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Alessio Murgida - Autore

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Alessio Murgida
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