22 Novembre 2018

CHE FINE HA FATTO – Sulley Muntari, la riserva preziosa del Triplete finito poi al Milan

24° appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com

“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.

Oggi è il turno di Sulley Muntari, il ghanese arrivato all’Inter nel 2008 e autore di un singolarissimo record negativo con la maglia nerazzurra: mai nessun giocatore era mai riuscito a farsi espellere per doppia ammonizione in soli 40 secondi.

INTER – Arrivato all’Inter nel 2008, anno in cui Mourinho si siede sulla panchina dell’Inter, inizia alla grande la stagione, segnando all’esordio contro la Roma in finale di Supercoppa Italiana, vinta poi dall’Inter ai rigori grazie al tiro dal dischetto decisivo del capitano Javier Zanetti. Sempre nella stessa stagione, realizza un altro gol pesante, quello contro la Juventus, permettendo all’Inter di tornare a vincere in campionato contro i bianconeri dopo ben 4 anni (tra cui l’anno in cui la Juve giocò in Serie B dopo lo scandalo di Calciopoli). Il centrocampista ghanese al primo anno in nerazzurro disputa una buona stagione, totalizzando 38 presenze condite da 5 gol e 6 assist, conquistando oltre alla Supercoppa Italiana anche il suo primo scudetto in Italia.

La stagione successiva è indimenticabile. Non tanto dal punto di vista personale, ma dal punto di vista della squadra. E’ l’anno del Triplete, il ghanese non è tra le prime scelte dello Special One, e subentra quasi sempre dalla panchina, ma avrà comunque l’onore di giocare gare dall’importanza imprescindibile. Negli ultimi minuti della semifinale di ritorno Barcellona-Inter, la “sconfitta più bella del mondo”, come la definì il tecnico portoghese, Sulley viene gettato nella mischia al minuto 67′ per combattere e soffrire assieme ai suoi compagni, rimasti in 10 già nel primo tempo per l’espulsione di Thiago Motta. Tutti sappiamo come è andata a finire quella partita. Mourinho gli regala anche la gioia della finale di Champions, facendolo subentrare al 78′ al posto di Goran Pandev, permettendogli di partecipare all’esplosione di gioia al fischio finale. Muntari in quella stagione riuscirà anche lui a firmare un singolarissimo record nella storia dell’Inter: nella trasferta col Catania, entra in campo al 79′ e in 40 secondi riesce a beccare due cartellini gialli lasciando la squadra in 10. Chiude la stagione con 42 presenze totali e 2 reti, tra cui quella che regala i 3 punti all’Inter nella difficile partita contro il Genoa.

Con l’addio di Mourinho le cose all’Inter cambiano, Benitez non lo fa giocare praticamente mai, e a gennaio viene ceduto in prestito al Sunderland, dove nell’ultima giornata realizza il gol decisivo contro il Bolton su un tiro deviato. A fine stagione però, la squadra inglese non lo riscatta, e fa ritorno a Milano.

Torna in campo con l’Inter il settembre successivo contro la Roma, subentrando a Diego Forlan e ricevendo una valanga di fischi da parte dei tifosi nerazzurri. La sua seconda volta in nerazzurro dura però solo 6 mesi, quando viene ceduto ai rivali del Milan, dove ritrova il suo ex compagno ai tempi dell’Inter Zlatan Ibrahimovic.

MILAN – L’esordio in rossonero è positivo, avviene il 19 febbraio 2012, dove segna subito la sua prima rete nella gara vinta 3-1 contro il Cesena. La settimana successiva è la partita del “gol annullato a Muntari” come rivendicherà più volte il tecnico Massimiliano Allegri durante tutto il prosieguo della stagione. Infatti, nella partita contro la Juventus al ghanese viene annullato un gol che, nonostante avesse ampiamente varcato la linea di porta, non viene convalidato dall’arbitro, e suscita numerose polemiche, perchè le due squadre si stavano contendendo lo scudetto, e quel gol avrebbe portato il Milan sul 2-0, tagliando definitivamente le gambe alla Juve anche in ottica classifica. Invece, i bianconeri riescono a pareggiare la partita, e al termine della stagione si aggiudicano anche lo scudetto. Chiude la sua prima stagione in rossonero con 14 presenze e 3 reti.

Durante le vacanze estive, Muntari si rompe il legamento crociato dopo una partitella con gli amici, che lo costringe ad uno stop forzato di sei mesi, facendogli saltare l’inizio di stagione. In quel periodo, scade anche il suo contratto con l’Inter, e viene tesserato a parametro zero dal Milan. Torna in campo a dicembre contro il Pescara, e per tutto il resto della stagione gioca quasi sempre da titolare, totalizzando 19 presenze, 2 reti, e anche un’espulsione, pesantissima, nell’ultima gara contro il Siena fondamentale per l’ingresso in Champions. Sulley si fa espellere sul risultato di 1-0 per la squadra toscana, ma nonostante ciò il Milan riesce a ribaltare la situazione e vincere la partita con un gol al photofinish di Philippe Mexes.

La stagione 2013/14 è dal punto di vista individuale la sua miglior stagione di sempre. Segna 6 gol, 5 in Serie A e uno in Champions League, record personale di sempre, tra cui la doppietta alla Juve nella partita persa 3-2, e il gol contro la Roma. In occasione del derby contro l’Inter però si rende protagonista di un brutto gesto: al 90′, sul risultato di 1-0 in favore dei nerazzurri, rifila un pugno a Kuzmanovic, rimediando così 3 giornate di squalifica.

Quella 2014/15 è l’ultima stagione in cui veste la maglia del Milan. Inizia la stagione da titolare, riuscendo anche ad avere l’onore di indossare la fascia di capitano nella gara contro la Juventus del febbraio 2015, ma inspiegabilmente, dopo quella partita viene relegato in panchina non vedendo praticamente più il campo per tutto il resto della stagione, con una sola presenza contro il Verona. A fine stagione rescinde consensualmente il proprio contratto con il Milan. Nello stesso anno, perde la nazionale ghanese, insieme al suo ex compagno Kevin Prince Boateng, per essere venuto alle mani con un membro della GFA.

AL ITTIHAD – Il 27 luglio 2015 Sulley firma un ricco contratto biennale da 7 milioni a stagione con gli arabi dell’Al Ittihad, dove diventa subito titolare e perno di centrocampo della squadra allenata dal rumeno Victor Piţurcă, ma, come accaduto l’anno precedente con i rossoneri, viene messo fuori rosa a febbraio forse per problemi con il tecnico, e a fine stagione si ritrova di nuovo senza squadra.

PESCARA – Dopo 6 mesi passati senza squadra, Muntari accetta l’offerta del neopromosso Pescara, in cerca di giocatori esperti per tentare l’impresa salvezza in Serie A. Purtroppo, la stagione con i delfini va tutt’altro che bene, e la squadra abruzzese retrocede in Serie B, non riconfermando il ghanese per la stagione successiva, e l’ex Inter si ritrova nuovamente senza squadra.

DEPORTIVO LA CORUNA – Dopo aver passato nuovamente la prima metà di stagione da svincolato, sul finire della sessione invernale di calciomercato viene acquistato dagli spagnoli del Deportivo La Coruña, dove ritrova come allenatore Clarence Seedorf, che già lo aveva allenato nel 2014 ai tempi del Milan. Ad aprile però rimedia un infortunio muscolare, che gli fa concludere in anticipo la stagione, salvo gli ultimi scampoli di gara giocati nella partita contro il Barcellona, ultima sua presenza con la maglia biancoblu. A fine stagione scade il suo contratto, che il club spagnolo decide di non rinnovare.

Durante quest’estate il ghanese non ha ricevuto offerte soddisfacenti, ed oggi è svincolato in attesa di una nuova avventura.

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