1 Luglio 2019

Non solo Godin, da Cambiasso a… Ruben Botta: TOP & FLOP degli affari a parametro zero dell’Inter

L'ex difensore dell'Atletico Madrid è solo l'ultimo della lista. Non tutti hanno avuto fortuna...

I MIGLIORI

PASO DOBLE – Nel luglio del 2005, Luis Figo passa gratuitamente dal Real Madrid all’Inter, assieme al suo compagno Walter Samuel. C’è chi mormora che la sua sia più voglia di denaro che di riscatto, ma il centrocampista ci mette poco a diventare uno dei pezzi pregiati della squadra di Roberto Mancini, la quale inizierà il proprio dominio italiano proprio in seguito ad una punizione battuta magistralmente dal portoghese in una finale di Supercoppa contro la Roma. In seguito il suo rapporto con l’allenatore jesino non sarà rose e fiori, ma l’approdo del connazionale Mourinho in nerazzurro convincerà Figo a restare a Milano per un ultimo, glorioso, anno.

IL CUCHU – Anche lui “scarto” del club madrileno, arriva a Milano esattamente un anno prima rispetto a Figo. Esteban Cambiasso si è guadagnato negli anni il prestigio dei giocatori più importanti della storia dell’Inter. Non ha indossato la fascia di capitano soltanto perché la sua esperienza nerazzurra è coincisa con quella di Javier Zanetti, ha vinto tutto ciò che c’era da vincere coi colori del cielo e della notte stampati addosso.

IL MACEDONE – Ai tempi del Napoli gli hanno affibiato il soprannome di Kung Fu Pandev, ma quando è tornato all’Inter, squadra nella quale era cresciuto da ragazzino, dalla Lazio a titolo gratuito, probabilmente l’omonimo cartone animato non era ancora stato proiettato nelle sale cinematografiche. Goran Pandev è anch’esso protagonista della storica impresa del 2010 della squadra allenata da José Mourinho, colui che ebbe l’intuizione di chiedere alla società l’innesto del macedone per coprire la fascia del suo 4-2-3-1. Suo anche il gol che l’anno successivo, negli ultimi secondi di una soffertissima partita col Bayern, regala all’Inter l’accesso ai quarti di finale di Champions League.

L’ACCCHIAPPASOGNI – Incredibile ma vero: ben 3 tasselli dell’Inter del Triplete sono arrivati senza dover spendere un euro. A dimostrazione che i soldi nel cacio sono sì importanti, ma prima di tutto servono strategia ed intuizione. Da terzo portiere del Chievo ad incubo di Messi (che parata al Camp Nou!), Julione è stato uno dei simboli della squadra di Mourinho.

IL MURO OLANDESE – Sarà compagno di reparto di Diego Godin nell’Inter che verrà e anche lui, un’estate fa, è arrivato a Milano a parametro zero. Stiamo parlando di Stefan de Vrij, il cui approdo nerazzurro è stato circondato da alcuni mormorii da parte del suoi ex tifosi laziali. Questi ultimi, inerenti all’ultima, fondamentale, partita in biancoceleste dell’olandese nella quale ha concesso un rigore agli avversari che, per ironia della sorte, erano proprio i nerazzurri, non hanno alcuna ragione di esistere perché il trasferimento del giocatore era ormai noto da diversi mesi. De Vrij è stato titolare inamovibile con Spalletti e, quasi sicuramente, lo sarà anche con Antonio Conte.