26 Novembre 2020

L’aspetto economico, il progetto e non solo: #ConteOut è davvero la soluzione?

La nostra analisi sul futuro dell'allenatore dell'Inter

Antonio Conte, Getty Images

 I TIFOSI CHIEDONO L’ESONERO, COSA NON VA

Antonio Conte, Getty Images

RISULTATI ED INVOLUZIONE – 12 partite, 4 vittorie, 5 pareggi e tre sconfitte in questo inizio di stagione per l’Inter. Se in campionato – nonostante la sconfitta nel derby ed alcuni passi falsi – la situazione non è così catastrofica visto il primato che dista soli 5 punti, in Champions League il cammino sembra ormai segnato dopo zero vittorie in 4 giornate. Mai nella storia nerazzurra era arrivato un simile risultato. I numeri, nel calcio, difficilmente mentono. Da settembre le prestazioni dell’Inter non hanno mai convinto se non in rare occasioni: 13 gol subiti sono tantissimi per la miglior difesa della scorsa Serie A, ma è soprattutto il mancato equilibrio visto in campo ad essere oggetto delle critiche di tifosi ed addetti ai lavori. Se nella passata stagione la squadra era lo specchio della grinta e della determinazione di Conte, adesso – in particolare negli ultimi impegni – l’involuzione c’è stata non solo nel gioco, ma anche dal punto di vista caratteriale. Questa Inter sembra una lontana parente di quella ammirata fino alla finale di Europa League appena lo scorso agosto. Dopo l’incontro di Villa Bellini qualcosa è inevitabilmente cambiato, anche nella comunicazione dello stesso allenatore, e la sensazione è che tutto ciò si sia ripercosso sul campo.

CHRISTIAN ERIKSEN – E’ probabilmente il tormentone più ricorrente dalle parti di Appiano Gentile. L’utilizzo di Christian Eriksen fin dal primo giorno in cui è diventato un giocatore dell’Inter è stato al centro di ampie discussioni tra tifosi e non solo. L’inserimento del danese non c’è praticamente mai stato per colpe – oggettive – non solo di Conte. L’atteggiamento e l’apporto alla squadra di Eriksen nelle partite in cui è sceso in campo non hanno sicuramente aiutato, ma ieri è arrivato l’episodio che ha fatto andare su tutte le furie la tifoseria: l’ingresso a 4 minuti dalla fine a match ormai finito. Un trattamento, per molti, umiliante. L’ex Tottenham è un patrimonio dell’Inter e del calcio europeo che ora sembra essere completamente svanito, ed il suo addio già a gennaio è sempre più probabile, rischiando di diventare un enorme rimpianto.

MERCATO NO – Alexander Kolarov ed Arturo Vidal sono stati forse i giocatori più “sponsorizzati” da Antonio Conte. A più riprese nel corso della scorsa stagione il tecnico ha richiesto alla società calciatori esperti, pronti a vincere subito. L’intento è sicuramente quello di creare un mix con i giovani in rosa per creare una formazione di livello per il futuro ma anche per il presente. Soprattutto il cileno è stato l’acquisto DI ANTONIO CONTE: un suo uomo, il suo guerriero. Fin qui però le sue prestazioni non stanno pagando, ma anzi la follia di ieri sera contro il Real Madrid e la pessima prestazione contro il Borussia Mönchengladbach rischiano di essere la chiave (negativa) dell’eliminazione dalla Champions League.

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